Famiglia Cristiana – “Le Parrocchie si raccontano”: la Parrocchia abbaziale di San Benigno Canavese

Il settimanale di ispirazione cattolica Famiglia Cristiana dedica un articolo alla Parrocchia abbaziale di Santa Maria Assunta di San Benigno Canavese. Si riporta di seguito l’articolo oggi pubblicato.

LE PARROCCHIE SI RACCONTANO/ A SAN BENIGNO CANAVESE (TORINO)

FEDE E STORIA A BRACCETTO

Sorse come abbazia benedettina nel 1003. Oggi, l’Assunta non vuole essere un silenzioso scrigno del passato, ma cuore pulsante del territorio.

Lorenzo Montanaro

Una chiesa dal cuore antichissimo, capace però di parlare alla gente di oggi: è la parrocchia abbaziale di Santa Maria Assunta a San Benigno Canavese (in provincia di Torino ma nella diocesi di Ivrea). Le radici di questo luogo sacro affondano nei secoli, fino all’epoca medievale. Era infatti il febbraio 1003 quando, per volontà di Guglielmo da Volpiano (figura di spicco della riforma monastica cluniacense), venne posta la prima pietra dell’abbazia benedettina di Fruttuaria, destinata nel tempo a diventare un punto di riferimento spirituale e culturale noto in tutta Europa. Molti secoli più tardi (era il 1776), il cardinale Amedeo delle Lanze, divenuto abate, diede un nuovo volto all’intero complesso, trasformandolo in una “piccola San Pietro”, sul modello della basilica romana, con uno stile in cui si fondono elementi barocchi e neoclassici. Oggi, grazie anche agli scavi archeologici che hanno riportato alla luce alcuni tra gli elementi più antichi, la chiesa, con le sue stratificazioni, è uno scrigno di raro pregio. «La sfida più grande» spiega il parroco don Gaetano Finetto,

«è far sì che questo luogo dalla storia millenaria non diventi un museo, ma resti una testimonianza di fede viva».

Attorno alla chiesa opera una comunità dinamica e dai tanti volti.

«Molti degli abitanti di San Benigno lavorano o studiano a Torino», spiega ancora il parroco, «il che rende più difficile organizzare dei percorsi strutturati».

Tuttavia, le proposte non mancano: la catechesi interessa 200 bambini e ragazzi tra la seconda elementare e la terza media. Il percorso coinvolge, per gruppi, anche i genitori: nelle “domeniche insieme” vivono con i propri figli dalla Messa al gioco, al pranzo condiviso. Ben viva è anche la tradizione dell’oratorio, che si riallaccia alla figura stessa di don Bosco: infatti, fin dal 1879, a San Benigno sono presenti i Salesiani che lì gestiscono anche una scuola media e un centro di formazione professionale.

Grazie a questa preziosa osmosi, la parrocchia può contare su un nutrito gruppo di animatori, che, dopo aver seguito un percorso di formazione, si mettono a disposizione dei più piccoli. La Messa domenicale di riferimento per famiglie e giovani è quella delle 10.30, animata anche dalla presenza di un coro. Durante alcune celebrazioni i legami con la storia dell’abbazia si fanno particolarmente intensi. È il caso della penultima domenica dell’anno liturgico, quando si fa memoria della dedicazione della chiesa a Santa Maria Assunta. I fedeli vanno in preghiera sulla tomba del cardinale Amedeo delle Lanze, che fu una figura di riferimento e che pare abbia rinunciato al soglio pontificio pur di prendersi cura dell’abbazia.

A proposito di Papi: molti ricordano ancora, con emozione, il 19 marzo 1990, quando papa Giovanni Paolo II visitò la chiesa e celebrò l’Eucarestia con la comunità.

SULLE ORME DI SAN GIOVANNI BOSCO

Salesiano, originario del Veneto, 67 anni, don Gaetano Finetto è da sei anni alla guida della parrocchia abbaziale di Santa Maria Assunta a San Benigno Canavese. Ordinato sacerdote nel 1980, prima dell’attuale incarico è stato parroco in diverse località italiane, da Gorizia a Terni. Attualmente è anche vicario episcopale per la vita consacrata. La sua scelta vocazionale sulle orme di don Bosco lo ha portato a cercare un dialogo privilegiato con i giovani.

«Con loro cerco di costruire un rapporto personale. Se li incrocio per strada, un pensiero o una semplice battuta possono trasformarsi in occasione di incontro».

Tra le sue proposte, il tentativo di coinvolgere nella vita di fede tutti i borghi che costituiscono il paese.

Primavera – estate 2018: “MUZZANO ACCOGLIE”

Già la primavera si era preannunciata ricca di eventi. Il 24 e 25 aprile la casa salesiana di Muzzano ha ospitato il ritiro spirituale dei Cresimandi della Parrocchia di Gassino Torinese, animato da Don Paolo Paulucci. A seguire un gruppo di pellegrini polacchi, fra il 27 e 28 aprile, fermatisi a Muzzano come tappa intermedia di un pellegrinaggio verso Lourdes.

Il primo weekend di maggio è stata la volta di un pellegrinaggio di ringraziamento, organizzato dalla frazione Betlemme di Chivasso al Santuario di Oropa, che si ripete ormai da alcuni anni. Poco prima invece è stata la volta dell’oratorio salesiano di Vigliano Biellese, diretto e animato da Don Gianni Moriondo, direttore e parroco. Dal 14 al 19 maggio Muzzano è stato sede del XII Concorso Nazionale Settore Energia della Federazione CNOS-FAP, che ha visto competere i migliori allievi dei centri di formazione salesiani di tutta Italia. La premiazione dei migliori lavori si è tenuta a Palazzo Gromo Losa, nel borgo storico del Piazzo, a Biella, alla presenza delle massime autorità locali e di Don Pietro Mellano, Presidente del CNOS FAP nazionale.

L’ultimo weekend di maggio si sono riuniti gli Ex Allievi di Muzzano, perlopiù provenienti dal Veneto, che con le loro famiglie si sono ritrovati presso la casa salesiana per rinsaldare i vincoli di amicizia che le legano.

Il 9 e 10 giugno è toccato alla Parrocchia di San Benedetto Abate di Torino, due giorni di condivisione in allegria per catechisti, giovani dell’oratorio, parrocchiani e società sportiva. Dal 15 al 17 giugno l’oratorio di Valdengo ha organizzato il ritiro dei Cresimandi, per una 3 giorni di riflessione e preparazione. La stessa esperienza è stata voluta dalla parrocchia di Crescentino, dal 18 al 21 giugno. Dal 22 al 24 giugno si è riunita la Famiglia Chiesa Cristiana di Torino, che ha trascorso anche quest’anno 3 giorni di ritiro spirituale. Fra giugno e luglio Don Piero Grosso ha portato 2 settimane di centro estivo dell’oratorio San Cassiano di Biella, che ha visto la partecipazione dei bimbi delle scuole elementari e medie.

A fine mese è stata ospite una onlus, chiamata “Missione Assistenza” di Livorno Ferraris (Vercelli), per un soggiorno di bimbi delle scuole elementari. Quasi in contemporanea c’è stato l’oratorio San Marco di Borgosesia.

Dal 6 al 9 luglio si è tenuto il 3° ritiro nazionale di Amrita Yoga, organizzata dall’associazione Amma Italia, con partecipanti provenienti da diverse regioni italiane, che hanno potuto svolgere alcune loro attività nel bellissimo parco secolare della struttura.
Subito dopo è sopraggiunto l’oratorio di Settimo Torinese, che con ben 2 campi, ha animato la casa salesiana per 2 settimane. Passeggiate, preghiere, giochi, formazione, canti e falò.
In simultanea, dal 16 al 22 luglio bellissime giornate di condivisione volute da Don Alberto Lagostina, direttore dell’oratorio della parrocchia di San Paolo di Torino. Memorabile la passeggiata al Mombarone, in una stupenda giornata di sole.

A fine luglio sono stati ospitati i consueti Esercizi Spirituali organizzati dall’Ispettoria di Valdocco, durante i quali è giunta la notizia della nuova nomina a vescovo di Biella del parroco del Duomo di Ivrea, Mons. Roberto Farinella. Il cambio di guardia si è verificato con un folto gruppo di scout di Ovada, a cui si sono succeduti quelli di Garbagnana.

A fine agosto è toccato nuovamente all’oratorio di San Cassiano di Biella, con i bimbi delle scuole elementari che hanno concluso il centro estivo. A seguire, ancora, la Parrocchia Maria Regina delle Missioni di Torino e gli ospiti del convegno ecumenico internazionale di spiritualità ortodossa, che si è tenuto presso la comunità monastica di Bose.

A fine stagione, come di consueto, Muzzano ha tenuto a battesimo le prime classi delle scuola media salesiana di San Benigno Canavese, con i loro insegnanti e responsabili, per un primo approccio di conoscenza reciproca, per niziare l’anno scolastico nel miglior modo possibile.