Situazione nuova, soluzione nuova
/in Formazione Professionale, Salesiani San Benigno, Scuola media /da webmasterCon la pioggia siamo a corto di spazi al coperto, specialmente ora che la situazione sanitaria ci impone più prudenza. Invece di stare a lamentarsi di ciò che non va, abbiamo provato a pensare qualcosa di innovativo, che aumenta di molto la nostra ricettività. Perché San Giovanni Bosco diceva: “Nelle cose che tornano a vantaggio della pericolante gioventù o servono a guadagnare anime io corro avanti fino alla temerità” (Costituzioni dei Salesiani di Don Bosco, art. 19)
Si torna a scuola, finalmente!
/in Scuola media /da webmasterSan Benigno, 7 settembre 2020
OGG: RIPRESA DELLE ATTIVITA’ SCOLASTICHE
Gent.me Famiglie,
nell’esprimere la nostra gioia di riaccogliere i Vs. figli/e a scuola, desideriamo comunicare alcune attenzioni da avere per una ripresa delle attività che garantisca la salute e la soddisfazione di tutti.
Le indicazioni derivano dalle normative di legge a livello nazionale e regionale e dalle prescrizioni della Ispettoria Piemonte e Valle d’Aosta.
Lo svolgimento sereno delle attività scolastiche potrà avvenire solamente attraverso la collaborazione e corresponsabilità di famiglie e scuola. La leggerezza o approssimazione nell’applicare le norme avrà conseguenze serie e drammatiche sulla frequenza regolare di singoli, di classi o dell’intera scuola.
INDICAZIONI A CARATTERE GENERALE
Verranno applicati i tre principi generali (uso mascherina, distanziamento sociale, igiene delle mani) in ogni momento della vita scolastica.
In dettaglio:
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è responsabilità della famiglia misurare la temperatura dell’allievo e non mandarlo a scuola nel caso che essa risulti superiore a 37,5°, comunicandolo all’Istituto;
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va segnalata anche l’eventualità che l’allievo risulti contatto stretto di un caso confermato COVID-19 o che l’allievo si trovi in condizioni di fragilità o che abbia frequentato zone a rischio;
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in caso di assenza per motivi di salute, la famiglia deve avvisare la scuola tempestivamente;
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per le segnalazioni di cui sopra viene istituito l’indirizzo covid@salesianisb.net (in lettura ai referenti Covid-19 e condiviso con la segreteria didattica), che diventa il riferimento unico per la comunicazione di situazioni legate a questo ambito;
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nel caso di sintomi influenzali o temperatura superiore al limite insorgenti durante il tempo scuola, l’allievo sarà isolato in stanza apposita, munito di mascherina chirurgica e assistito da un operatore, mentre il referente Covid-19 (Prof.ssa Della Penna e prof. Don Riccardo Frigerio) avvisa la famiglia, che deve provvedere al ritiro tempestivo dell’allievo; successivamente, la famiglia deve contattare il Pediatra/Medico di famiglia per la valutazione sanitaria e i successivi passi per la ripresa della frequenza;
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se viene confermato un caso di positività al Covid-19 da parte di un allievo o operatore della scuola, il Dipartimento di Prevenzione dell’ASL avvierà le procedure di contact tracing con la collaborazione del referente Covid-19 e potrà disporre la quarantena di singoli o classi, secondo una valutazione puntuale della situazione;
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la scuola predispone un Piano per la didattica digitale che consenta il proseguimento dell’attività scolastica a distanza, anche nell’eventualità di quarantena parziale o generale;
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nelle classi sono presenti banchi singoli e viene assicurata la distanza “tra le rime buccali” di 1 m almeno;
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gli allievi devono essere muniti di mascherina fin dall’ingresso del mattino e indossarla in tutti i momenti, eccetto 1) quando sono seduti al banco 2) durante il pasto 3) durante il l’attività fisica intensa;
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durante gli spostamenti (in corridoio, tra banco e cattedra, in cortile, in bagno, per le scale) gli allievi devono indossare la mascherina e seguire le indicazioni sul distanziamento;
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il consumo della merenda (necessariamente senza mascherina) deve svolgersi con rapidità e mantenendo la distanza interpersonale;
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l’uso dei bagni è regolato dai docenti per evitare assembramenti;
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in ogni classe e ambiente comune sono presenti dispenser di soluzione idroalcolica per l’igienizzazione frequente delle mani. Si consiglia di esserne dotati personalmente, per una maggiore serenità di allievi e famiglie;
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durante la lezione non è consentito l’uso del bagno, se non per motivi eccezionali adeguatamente documentati;
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ogni allievo deve utilizzare il proprio materiale e non può richiederne il prestito ai compagni;
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non è permessa la condivisione di cibi e bevande e di contenitori o posate;
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occorre ridurre al minimo la presenza di visitatori (genitori), il cui accesso sarà sempre tracciato tramite apposito registro in portineria; le norme sulla temperatura corporea/igiene vanno seguite scrupolosamente da tutti;
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ogni famiglia dovrà sottoscrivere un “Patto di Corresponsabilità Educativa tra l’Istituto scolastico e le famiglie degli studenti circa le misure organizzative, igienico sanitarie e i comportamenti individuali volti al contenimento della diffusione del contagio da SARS-COV-2” che verrà inviato nei prossimi giorni;
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le norme di cui sopra sono modificabili in base a nuove indicazioni di legge o a esigenze evidenziate dall’applicazione del primo periodo; le modifiche saranno prontamente comunicate;
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tutte le comunicazione avvengono tramite email e vengono inserite sul Registro Elettronico, pertanto le famiglie sono invitate a una consultazione frequente di tali canali.
Nonostante il clima di incertezza dipinto dai mezzi di comunicazione siamo certi che con la collaborazione di tutti i soggetti (allievi-famiglie- docenti e operatori scolastici) e affidandoci alla protezione di don Bosco e Maria Ausiliatrice potremo vivere un anno scolastico in serenità.
Il Direttore
don Riccardo FRIGERIO
#NonSIamoInvisibili
/in Formazione Professionale, Salesiani San Benigno, Scuola media /da Riccardo FrigerioL’Ispettore dei Salesiani del Piemonte e Valle d’Aosta scrive alle famiglie un messaggio che riprende e spiega l’iniziativa #NonSIamoInvisibili, relativa alle giornate del 19 e 20 maggio 2020.
In data 20 maggio 2020, a seguito della modifica del DL Rilancio, che accoglie in parte la richiesta di maggiore attenzione per le scuole paritarie, è stato diffuso un nuovo comunicato:
20.5.2020_Comunicato_DL RILANCIO
Scuola Media don Bosco San Benigno – Giornate di “Porte Aperte”
/in Scuola media /da webmaster“Educare è costruire”
La Scuola Media Don Bosco di San Benigno presenta le giornate di “Porte Aperte 2019-20“
Date Porte Aperte – Scuola Media
- Sabato 19 ottobre 2019 – ore 9.30
- Sabato 23 novembre 2019 – ore 9.30
- Venerdì 6 dicembre 2019 – ore 20.30
- Sabato 18 gennaio 2020 – ore 9.30
Nel corso dell’incontro è previsto un momento comune all’orario d’inizio, in cui vengono fornite le informazioni generali, seguito dalla visita degli ambienti della struttura e dalle dimostrazioni dei ragazzi della scuola.
(termine massimo delle attività: sabato ore 12.00; venerdì 22.30)
Per informazioni e colloqui:
Direttore don Riccardo Frigerio
Tel. 011 9824311
Scuola Media San Benigno: Il Prof Pagani, campione de L’Eredità lascia il programma per tornare dai suoi studenti: «La cultura vince sull’ignoranza»
/in In evidenza, Scuola media /da webmasterNiccolò Pagani, giovane docente della nostra Scuola Media Don Bosco di San Benigno, ha scelto di abbandonare a sorpresa la trasmissione TV “L’Eredità” con un discorso dedicato ai suoi allievi. La notizia è stata divulgata non solo dal Corriere della sera (il primo quotidiano italiano per diffusione e per lettorato) – ma anche da Il Giornale (con una intervista dedicata) e dal “il caffè” del giornalista ed editorialista Massimo Gramellini.
Il campione de L’Eredità lascia il programma per tornare dai suoi studenti: «La cultura vince sull’ignoranza»
Niccolò Pagani, giovane docente del torinese, ha scelto di abbandonare a sorpresa la trasmissione con un discorso di commiato che ha commosso gli spettatori
«Il mio posto è là: ogni mattina in prima linea nella missione quotidiana dell’educazione e dell’onestà»: il campione in carica de «L’Eredità» Niccolò Pagani, giovane docente di San Benigno Canavese, ha scelto a sorpresa di abbandonare la trasmissione per tornare in cattedra.
Il messaggio agli studenti
Il professore ha annunciato la sua decisione leggendo un discorso di commiato, condiviso in occasione della Giornata Mondiale della Gentilezza dal conduttore Flavio Insinna sul suo profilo Facebook, in cui spiega che il suo compito come insegnante è dimostrare «ai giovani, che la gentilezza vince sulla violenza, la cultura vince sull’ignoranza, il sorriso sconfigge la rabbia e l’ironia batte l’odio, insegnando loro a non impugnare i coltelli, ma i libri, e a sostituire gli spintoni con gli abbracci».
«La scuola va protetta e va curata»
Il messaggio, importante soprattutto in questo periodo storico, si chiude con un invito a proteggere l’istituzione scolastica (e con un ringraziamento ai colleghi che dividendosi le supplenze gli hanno permesso di partecipare al programma): «Come ogni creatura fragile, anche la scuola va protetta e va curata. Per questo starò sempre dalla parte di tutti quegli insegnanti, preparati e costanti, che ogni giorno, con amore, fanno questo mestiere».
13 novembre 2019 (modifica il 13 novembre 2019 | 18:04) – di Arianna Ascione

di Massimo Gramellini | 14 novembre 2019
Per alcune settimane nei televisori delle famiglie in procinto di andare a cena è apparso un italiano lontano dagli stereotipi. Uno che non insultava nessuno e azzeccava persino i congiuntivi. Un mite tutt’altro che debole, capace di vincere il titolo di campione del gioco «L’eredità» per dodici puntate di fila. Fa l’insegnante, si chiama Niccolò Pagani e gli manca solo una sillaba per essere omonimo del grande violinista. Però anche lui non ha concesso il bis: si è dimesso a sorpresa dal titolo di re del quiz per tornare dai suoi studenti, e lo ha fatto con una lettera che in tempi normali sarebbe banale, mentre in questi suona quasi rivoluzionaria. «Il mio posto è là, tra i miei ragazzi. Ogni mattina in prima linea, dimostrando ai giovani che la gentilezza vince sulla violenza e la cultura sull’ignoranza; che il sorriso sconfigge la rabbia e l’ironia batte l’odio. Insegnando loro a non impugnare i coltelli, ma i libri. E a sostituire gli spintoni con gli abbracci». Un insegnante come ce ne sono tanti e come dovrebbero essere tutti. Innamorato della scuola e della sua missione sottopagata e scarsamente considerata, al punto da sentirne il richiamo irresistibile proprio quando stava cominciando a diventare più facile arrendersi alle lusinghe della popolarità. Si dice che ogni fase della vita assomigli a un esercizio ginnico, dove più di tutto conta l’atterraggio, l’uscita di scena. Se è così, il professor Pagani ci ha dato una bella lezione.
14 novembre 2019, 07:06 – modifica il 14 novembre 2019 | 07:06 di Massimo Gramellini
Il Professore di italiano Niccolò Pagani della nostra Scuola Media Don Bosco di San Benigno ha avuto l’onore di partecipare al programma televisivo di Rai 1 “L’Eredità” condotto da Flavio Insinna. Si riporta l’articolo pubblicato sul quotidiano d’informazione Obiettivo News il giorno 6 novembre 2019 a cura di Giorgia Zigante.
«Ho lasciato L’Eredità per tornare prof La scuola è la mia casa, la tv un gioco»
IL GIORNALE – Intervista Niccolò Pagani (Venerdì 15 novembre 2019, pag.26)
Adesso si trova con un pacco alto così di verifiche da correggere. E di ore di lezione da recuperare. E con i suoi studenti che lo canzonano perché in quella puntata ha sbagliato un’equivalenza.
Niccolò Pagani, il professore di italiano, storia e geografia che ha suscitato stupore per aver abbandonato, da campione in carica, il gioco dell’Eredità in onda su Rai uno per tornare dai suoi studenti, è meravigliato dal clamore generato dal suo gesto. Tanto da sorprendersi di essere cercato dalla stampa.
«Il mio posto è là – ha detto nel commiato con il modo gentile e genuino che lo ha fatto amare dal pubblico – tra i miei ragazzi: ogni mattina in prima linea nella missione quotidiana dell’educazione e dell’onestà».
Però, professore, non è da tutti lasciare la ribalta della televisione, c’è chi si legherebbe alla telecamera per sempre, lei in fondo lei è rimasto poco più di due settimane.
«Per me è stata solo una bella esperienza, un modo per mettermi alla prova, un divertimento, una distrazione che non può durare in eterno, bisogna tornare a casa.
E la sua casa sono i ragazzi delle medie dell’Istituto Salesiani Don Bosco di San Benigno Canavese (vicino Torino).
«Sì, certo. Avevo già fatto troppo conto sulla pazienza dei miei colleghi che mi hanno sostituito. Dovevo tornare al mio lavoro che è quello di trasmettere la mia passione per la cultura ai miei datori di lavoro: gli studenti».
Il suo gesto si è tramutato in un messaggio contro la società dedita solo l’apparenza.
«Beh, io non mi immaginavo tutto questo quando ho deciso di lasciare. Certo è che se tutta la tv fosse ispirata da valori positivi diventerebbe un ottimo mezzo per cambiare il nostro mondo».
Nella lettera di addio, letta accanto al conduttore Insinna, che ha spopolato sui social, lei ha voluto ricordare che bisogna dimostrare ai giovani che
«la gentilezza vince sulla violenza, la cultura vince sull’ignoranza, il sorriso sconfigge la rabbia e l’ironia batte l’odio».
«È quello che cerco di trasmettere ogni giorno ai miei ragazzi. E che ho provato a fare anche durante la trasmissione. A scuola lavoriamo quotidianamente per disinnescare le possibili violenze senza imporre regole ma cercando di farle capire».
Ha sentito l’urgenza di lanciare questo messaggio perché vede un dilagare dell’odio?
«Basta aprire un giornale o un tg per rendersi conto che oggi la violenza è più tollerata, invece bisognerebbe continuare a scandalizzarsi e difendere i valori e la cultura che hanno creato la nostra società. Ci sono frange anche politiche che non credono a fondo in questi valori».
Anche a scuola?
«I ragazzi, come sappiamo, oggi hanno più strumenti per fare e subire del male, soprattutto attraverso i social. Io cerco di far capire loro che di questi strumenti non ne devono abusare. Ma in fondo i ragazzi di oggi hanno gli stessi problemi di quelli di sempre, le stesse paure, le stesse timidezze».
Lei all’Eredità, nonostante abbia vinto 17 puntate, non ha mai conquistato il montepremi finale, cosa avrebbe fatto con la vincita?
«La mancanza di lucidità quando resti l’unico concorrente mi ha giocato brutti scherzi. Se avessi vinto mi sarei comprato una casa, ora sono in affitto».
Ha raccontato anche di aver trovato un bellissimo ambiente nel programma.
«Assolutamente, dal conduttore Insinna ai tecnici agli altri concorrenti con cui ho instaurato rapporti amichevoli. Ne serberò un fantastico ricordo».
Ma i ragazzi cosa le hanno detto quando è tornato?
«Prima di tutto mi hanno fatto notare le domande che non sapevo o quelle ho sbagliato. Ma soprattutto mi hanno detto che seguivano il programma insieme alla famiglia e commentavano le
risposte con mamma, papà, nonne…».
SAN BENIGNO CANAVESE – Il Prof Pagani tra i concorrenti de “L’Eredità”
Orgoglio ed entusiasmo per i suoi studenti della Scuola Media Salesiani Don Bosco
SAN BENIGNO CANAVESE – Canavese incollato alla Tv nella fascia preserale da quando a L’eredità, quiz di Rai 1 condotto da Flavio Insinna, c’è il nuovo campione Niccolò Pagani, insegnante della Scuola Media Salesiani Don Bosco di San Benigno.
Niccolò Pagani, il giovane professore di italiano, storia e geografia della sezione A non è riuscito a vincere finora la difficile prova della “Ghigliottina”, il gioco finale, ma ha trionfato nella prova dell’affetto e dell’orgoglio dei suoi studenti e delle famiglie.
“Siamo fortunati – ci racconta una mamma della IA – il professor Pagani è in classe come lo vedete al gioco di Rai 1: serio, concentrato ma sempre solare. Vederlo sul piccolo schermo fa capire ai ragazzi che la cultura, il ragionamento e la logica vincono sul nozionismo. Un bell’esempio da seguire!”.
Ancora più entusiasti i suoi giovani allievi:
“Il prof ci ha portato in classe il Vengo da fatto da Insinna, un lavoro di composizione che abbiamo svolto a inizio anno per presentarci – chiosano tre studenti all’uscita – e ci racconta i retroscena dello studio e della trasmissione, speriamo che superi anche la Ghigliottina ma per noi è già un campione!”. E stasera si prosegue nella sfida con una nuova puntata con il professor Pagani tra i concorrenti.
(Giorgia Zigante)
Ex allievi “Don Bosco” San Benigno Canavese: 110° Convegno annuale
/in In evidenza, Salesiani San Benigno, Scuola media /da webmasterSi riporta l’articolo pubblicato da Il Canavese in merito al 110° Convegno annuale degli Ex allievi “Don Bosco” di San Benigno Canavese.
SAN BENIGNO CANAVESE (aeo) Gli ex allievi Don Bosco in occasione del loro 110° Convegno annuale sono lieti di festeggiare con la Comunità Salesiana i 140 anni di presenza di Don Bosco sul territorio sanbenignese. Visto l’importante traguardo invitano a partecipare alla funzione religiosa che sarà presieduta da parte degli ultimi direttori che hanno guidato la comunità Salesiani Don Bosco. L ‘ appuntamento è per domenica 29 settembre alle 10.30 all’ abbazia di Fruttuaria.
A San Benigno “Una marcia in più…per la pace”
/in Formazione Professionale, Scuola media /da webmaster“La settimana della pace”, questo il nome dell’iniziativa del Cento di Formazione Professionale e della Scuola Media di San Benigno Canavese che, mediante i Buongiorno e lezioni tematiche, ha cercato di stimolare la riflessione negli studenti.
Il culmine del progetto è stata “Una Marcia in più per la pace”, dove tutti gli allievi si sono misurati nella gara podistica e nella marcia collettiva per le strade del paese. Un percorso di circa 4 km e successiva partenza della marcia con striscione e musica annessi. Alcune tappe del percorso sono state animate con la lettura della lettera di Papa Francesco in occasione della 51° Giornata Mondiale per la Pace “Migranti e rifugiati: uomini e donne in cerca di pace”.
A seguire, il saluto del direttore dell’opera salesiana, Don Riccardo Frigerio, con la premiazione delle quattro categorie (ragazzi e ragazze della Scuola Media e del Cnos-Fap), che ha definito l’iniziativa come “un ‘occasione per riflettere sulla pace, non una perdita di tempo. Per ragionare certamente sui massimi sistemi, sulle guerre che dilaniano il mondo contemporaneo, ma soprattutto su come coltivare personalmente e nel quotidiano (a scuola, a casa, nelle attività sportive) un’attitudine pacifica.”
Nei locali dell’ex scuola media di Caluso la formazione professionale
/in Formazione Professionale, Scuola media /da webmasterSi riporta l’articolo di Lydia Massia de “La Sentinella” sull’ospitalità del prefabbricato di via Montello di Caluso: qui, infatti, sono stati accolti due indirizzi di studi professionali: la formazione dell’Istituto Agrario “Carlo Ubertini” di Caluso ed un paio di corsi del Cnos-Fap di San Benigno:
Il prefabbricato di via Montello, a Caluso, dopo aver ospitato per una quindicina di anni gli studenti della scuola media “Guido Gozzano”, in attesa della costruzione del nuovo plesso scolastico in via Unità D’Italia, si è divisa per accogliere due indirizzi di studi professionali: la formazione dell’Istituto Agrario “Carlo Ubertini” di Caluso, ed un paio di corsi del Cnos – Fap (Centro Nazionale Opere Salesiane – Formazione, Aggiornamento Professionale) di San Benigno.
Per una gestione efficiente – spiega la sindaca Mariuccina Cena – abbiamo diviso il prefabbricato, che già aveva due servizi igienici, con una parete in cartongesso lungo il corridoio. Anche gli ingressi sono separati: uno si affaccia lungo viale Montello, a pochi metri dal cancello dell’istituto Ubertini. L’altro è laterale verso la rotonda di fronte al liceo Piero Martinetti. Inoltre, nella zona resta in vigore la Ztl, in coincidenza con gli orari di entrata e di uscita degli studenti. Prima dei lavori avevamo proceduto al rinnovo della convenzione con il Cnos-Fap, valida fino al 31 agosto del 2019, che era stata siglata dall’amministrazione precedente e alla stipula di una nuova convenzione, con la Città metropolitana di Torino che gestisce l’istituto Carlo Ubertini».
In particolare sei aule sono riservate all’istituto agrario Ubertini, che le ha destinate alle classi prime e seconde, mentre le restanti quattro, a cui si aggiunge un ufficio sono utilizzate, dal Cnos-Fap, che versa al Comune 500 euro al mese, a titolo di rimborso spese, dopo una rinegoziazione della convenzione. Aule riservate a corsi per operatori socio – sanitari, finanziati dalla Regione Piemonte, e per carellisti.
«Il pieno utilizzo del prefabbricato – chiosa la sindaca Cena – costituisce una conquista importante per creare occasioni di orientamento, formazione, aggiornamento professionale e futuro lavoro per i giovani del nostro territorio. La formazione professionale può essere un ascensore sociale, perché non solo è un gioco di squadra, ma lavora in stretta sinergia con il territorio, e quindi con le imprese. E significa anche flessibilità. Insomma è una chiave di successo per le persone che si affacciano al mondo del lavoro».
Il prefabbricato, costruito in tempo di record nel 1998, dopo la microfrana che aveva portato alla chiusura del plesso della scuola media Gozzano in regione Belvedere, resta di proprietà del comune di Caluso.