Il salto in lungo è uno sport che credo tutti voi conosciate.
La prima testimonianza del salto in lungo si attesta in Grecia nel 708 a.C. durante i Giochi Olimpici all’interno del pentathlon, (gara sportiva articolata su cinque prove in cui rientravano anche altre discipline ancora oggi disputate nelle Olimpiadi moderne come gare di velocità, lancio del giavellotto, lancio del disco e lotta greca).
Le Olimpiadi dell’anno scorso hanno avuto come primo vincitore del salto in lungo il greco Miltiadis Tentoglou (8,41m). Questa gara fu una sfida all’ultimo sangue perché ci fu uno spareggio tra Il greco Miltiadis Tentoglou (il vincitore) e il cubano Juan Miguel Echevarria
Il record mondiale del salto in lungo lo realizzò lo statunitense Mike Powell che saltò 8 metri e 95 centimetri. E’ nato a Filadelfia il 10 novembre 1963 e vinse la gara nel 1991; ora è vivo e ha 58 anni.


LA TECNICA DEL SALTO IN LUNGO
Il salto in lungo va effettuato in 4 fasi: la rincorsa, lo stacco, il volo e l’atterraggio. La rincorsa di solito è di 11-15 passi per i ragazzi di11-12 anni, di 13-17 passi per quelli di 13-14 anni, di 16-24 passi per i più grandi e gli atleti. L’atterraggio migliore è quello che porta il baricentro (il bacino) il più lontano possibile dalla linea di partenza per evitare di cadere all’indietro. Il salto in lungo va effettuato su un terreno sabbioso e quindi il punteggio viene calcolato da dove l’atleta lascia il segno sulla sabbia più vicino dalla linea di partenza. Però nel caso in cui l’atleta dovesse toccare la linea di stacco o nel volo toccare o sfiorare il terreno con qualsiasi parte del corpo quel salto viene considerato nullo.
Spero di avervi informato su tutto ciò che volevate sapere su questo sport; anche a voi piace il salto in lungo? Fatecelo sapere nei commenti.