Molti stanno discutendo dei guadagni dei giocatori professionisti di videogiochi, che riescono a vincere anche grosse somme di denaro semplicemente giocando. Ma sono davvero giusti questi altissimi montepremi?

Partiamo dal presupposto che diventare campioni del mondo non è per niente semplice: servono ore e ore di allenamento e dedizione assoluta. Inoltre bisogna cercare di entrare in una squadra eSport (squadre professionistiche di videogiochi) per farsi notare e partecipare finalmente ai tornei importanti.

Quest’estate, come molti sanno, c’è stata la World Cup di Fortnite, con un montepremi totale di circa 30 milioni di dollari suddivisi tra i migliori 100 giocatori in solitaria e le migliori 50 coppie. La fase di qualificazione, effettuata online e giocata da casa propria, ha riscosso grande successo, con un totale di 40 milioni di partecipanti. Un numero impressionante considerando anche che, già solo 2 anni fa, la compagnia statunitense festeggiava appena 20 milioni di giocatori. Il vincitore della World Cup, con ben 26 punti di differenza dal secondo, è stato Bugha, 16enne statunitense, che ha vinto ben 3 milioni di dollari ed è stato candidato per il premio “The Game Award for Best eSports Player 2019”

Anche per League Of Legends, gioco molto conosciuto, con quasi 70 milioni di giocatori nel mondo, si organizzano tornei dal 2011. Il montepremi è di 6,5 milioni di dollari. Oltre al premio in denaro, come in Fortnite, c’è anche una coppa in palio, essa pesa 32kg e si chiama Summoner’s Cup; ma a differenza di Fortnite, quello di League Of Legends, è un torneo tra eSports e non tra giocatori in solitaria o a coppie.

Al primo posto, però, troviamo Dota 2, anch’esso tra eSports, con un montepremi di circa 35 milioni nell’edizione del 2018; ma questo montepremi ha creato polemiche a causa della netta disuguaglianza tra il primo posto (15 milioni di dollari) e il diciottesimo, cioè l’ultimo posto (62 mila dollari); una disuguaglianza che supera di netto quella di Fortnite, con 3 milioni di dollari al vincitore e 50 mila dollari al giocatore in centesima posizione.

Anche nel mondo dei giochi per smartphone troviamo le World Cup, come ad esempio quella dedicata Brawl Stars, che vanta un montepremi più basso rispetto a quelli già visti ma che comunque supera i 250 mila dollari totali.

Evoi cosa ne pensate? È giusto che alcuni pro players guadagnino cifre così esagerate? Fatecelo sapere nei vostri commenti.