A Venezia qualche settimana fa, sono saliti 184 cm di marea, pochi centimetri sotto i 194 degli anni 60, ma in questo caso non si tratta di una semplice alta marea, si tratta dell’ attività di noi uomini che continuiamo a emettere co2 senza un limite, causando lo scioglimento dei ghiacci e l’innalzamento dei mari (eustatismo) e nel caso di Venezia si somma un ulteriore problema, quello dell’aumento dei sedimenti in laguna e dello sprofondamento della città (subsidenza). Tutto questo unito al fenomeno naturale delle maree porta un livello della piena più alto di trenta centimetri rispetto a trent’anni fa.

Tutto il mediterraneo è agitato, dico questo perchè non è agitato in modo “tranquillo” ma in modo “oceanico”. Prendiamo ad esempio come si stanno distruggendo le coste Adriatiche ma soprattutto quelle Pugliesi (Porto Cesareo, Torre Lapillo; Gallipoli e a scendere fino a Santa Maria di Leuca), cosa fuori dal limite, il limite che non dovevamo superare.

Non bisogna sfidare madre natura. Imbarcazioni, negozi e librerie tutte danneggiate, spiagge erose e distrutte insomma un bel disastro!

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